Il sogno è il più potente strumento creativo dell’essere umano. Conoscere i meccanismi del sonno permette alla persona una migliore conoscenza della sua personalità.
Il sogno, composto da immagini e suoni che si formano nella mente del sognatore, a volte è così ricco di elementi da farci sentire dentro a un film. Scopriamo perché.
Se invece vuoi sapere perché sogniamo il futuro, leggi quest’articolo!
Perchè sogniamo?
Nel 2006, il ricercatore De Gennaro ha affermato che i sogni sono correlati alla produzione di dopamina nel nostro organismo. Questo neurotrasmettitore compie una funziona prioritaria in tutte le risposte nervose collegate alla cognizione, alla motivazione e all’apprendimento.
Il sogno ha degli effetti positivi sulla tua salute e si realizza durante la fase REM del sonno. Se ne vuoi sapere di più leggi qui.
Sogno autentico e sogno illusorio
J. Lee Kavanau analizzando i sogni li ha divisi in due tipi: autentici e illusori.
I sogni autentici si formano da esperienze reali, nonché dai ricordi più recenti. Questi ricordi possono però essere riprodotti con un certo numero di errori, causando una variazioni tra l’esperienza reale e quanto illustrato nel sogno. Questo tipo di sogno fortifica e vigorizza le vie neurologiche, migliorando la memoria.
I sogni illusori hanno invece una struttura incoerente, strana o impossibile.
Questi sogni sono più facili da dimenticare al nostro risveglio, proprio per questa mancanza di logica e di una narrativa lineare.
Questa struttura incoerente è dovuta all’uso di ricordi più antichi. Si verificano quindi degli errori a livello sinaptico, portando il sogno a distaccarsi dalla realtà.
Errori nel sogno
Il neuropsicologo M.J. Blechner , studiando gli errori onirici, si è soffermato su quelli collegati alla cognizione e alla percezione.
Costui definisce la cognizione disgiuntiva come quel fenomeno in cui il sognatore riconosce l’identità di un personaggio, ma la cui apparenza nel sogno non coincide con il suo aspetto reale.
In questa categoria rientrano anche gli errori nella percezione temporale, per esempio sognare di essere un bambino in un sogno configurato nell’attualità.
Elementi della narrativa del sogno
Lo psicologo Coenen afferma che la narrativa dei sogni può essere ricca di dettagli. Si arricchisce di fatti che ci vengono raccontati dagli amici, da film che vediamo e dai libri che leggiamo.
La relazione tra sogni e mondo cinematografico venne approfondito anche dalla dottoressa Murzyn, che scoprì che prima dell’invenzione della televisione a colori era tipico sognare in bianco e nero.
Sogni complessi e sogni semplici
Il neuropsicologo Nicholas Humphrey afferma che i sogni permettono di provare situazioni ed emozioni per mezzo di un’esperienza simulata. In questo modo il sogno funziona da test della nostra reazione di fronte a situazioni ipotetiche.
Per questa ragione, i sogni degli adulti sono più complessi rispetto a quelli dei bambini, in quanto la loro conoscenza è limitata.
Il protagonista
Secondo gli studi del Dr. Foulkes, nel 95% dei casi il sognatore è anche il protagonista del sogno, anche se non sempre il suo aspetto coincide con quello reale. Per esempio, Eva Murzyn sostiene che le nuove generazioni tendono a sostituire il proprio aspetto con quello di un avatar virtuale.
Riguardo alla prospettiva, Soper, Milford, & Rosenthal affermano che nel sogno la prospettiva del protagonista può essere in prima persona, in terza persona o una combinazione di entrambe. Sostengono che gli uomini sognano maggiormente in terza persona, mentre le donne sognano maggiormente in prima persona, poiché sono emozionalmente più espressive e adottano, inconsciamente, un punto di vista più intimo.
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